L’ultimo Alertbox di Nielsen (Twitter Postings: Iterative Design) è piuttosto interessante perché analizza l’efficacia degli annunci su Twitter (ma si applica in generale a tutti i servizi di lifestream e social network).
L’efficacia (o l’usabilità) dell’annuncio è data sostanzialmente dalle parole del testo: l’editing è maniacale e iterativo.
Riassumo i punti chiave dell’articolo:
- riscrivere il tweet più volte, per aumentare l’efficacia del testo
- le parole importanti vanno all’inizio (come per il subject di una newsletter)
- un tweet deve esaltare un solo concetto/annuncio (”highly focused”)
- se usate uno shorturl (tinyurl o simili), scegliete un link che dia all’utente un’idea della pagina di destinazione
- importanza fondamentale per un annuncio è la tempistica (come per le newsletter)
- il “decadimento” dei click è 10 volte più rapido rispetto alle newsletter
- il testo è l’interfaccia (e quindi va pensato in chiave di usabilità).
Quanti usano questi accorgimenti quando scrivono un annuncio su Twitter?
Un pensiero a margine: più le interfacce “si fanno piccole” (mobile, piccoli messaggi, etc), più bisogna spaccare il capello con il design del testo.
Come penso da tempo, editing e copywriting sono essenziali per migliorare l’usabilità.
5 commenti ↓
Luisa Carrada sottolineava che siamo sempre più una “text generation”, anche se c’è YouTube e Flickr. Solo che è il testo che dà “senso” a tutto quanto, specie con l’avvento del web in real time.
Insomma: Power to the keyboards
infatti non ho resistito alla tentazione di bruciare sul tempo luisa per una volta
comunque, sottolineo il fatto che qui si va oltre. giacobino dice che il testo è diventato interfaccia. cioè: comunica e assieme induce all’azione. testo interattivo, verrebbe da dire. i link esistono da una vita, ma solo ora con pochi caratteri a disposizione ci rendiamo conto dell’essenza testo+link e di quanto questa invenzione -anni dopo, con i social network- ha ribadito la sua centralità.
Ti dirò, con un po’ di boria appena letto l’articolo ho pensato: “Toh, adesso Nielsen si è accorto che esiste il copywriting…”.
Ho idea che i miei amici copy si farebbero grassissime risate a leggere quel post, almeno sulla parte di loro competenza.
Direi infatti che sono cose assolutamente normali (a parte ovviamente ciò che riguarda strettamente la rete) e che si dovrebbe applicare a qualunque testo.
Ma la sintesi aiuta.
Personalmente i miei messaggi, tranne quelli “emotivi” escono proprio con riscritture simili. Oggi peraltro facendolo mi ha aiutato a capire meglio cosa intendevo, per dire (si ok, si parlava di neuroscienze, però insomma).
potremo chiamarlo “copywriting efficace”. cmq anch’io ho pensato al lavoro dei copy, btw