Alberto Mucignat

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Scegliere un CMS /3

31/05/2007

Projects

Ne ho scritto già due volte. Oggi segnalo un bel contributo di Sett Gottlieb, che è forse indirizzato a clienti molto enterprise.

Ultimamente avrete capito che mi piace parlare più di content management framework, che un amico ha ribattezzato publishing framework. Però il mercato dei cms non è per niente morto.

Comunque, trovo molto interessanti i punti 6, 7 e 8 di Seth.

Per prima cosa, quando avete fatto una lista di fornitori, ingaggiate una relazione con le aziende, in modo da capire non solo quali feature differenziano i prodotti dagli altri, ma anche come funziona il loro approccio. Non accontentatevi di documenti descrittivi, insomma, parlate con le aziende e cercate di capire come lavorano, come sviluppano, ecc. Soprattutto, cercate di capire se la metodologia va bene per voi.

Inoltre, fatevi fare dei prototipi e testateli, perchè non è detto che una soluzione ultra-professionale si adatti a quello che serve a voi. Questa cosa è molto intelligente, specie se pensiamo che molti prodotti vengono comparati solo in base a funzionalità e prezzo, ma poi vengono presi un po’ a scatola chiusa.

Infine, provate a progettare un’implementazione. Serve per molte ottime ragioni, tra cui aggiungo il fatto di capire qual’è la portata dei cambiamenti, cosa comportano, come affrontarli, ecc.

Lettura utile per tutti, anche se credo che questi consigli vadano bene per progetti la cui scelta di un cms sia strategica per l’impegno economico e gestionale che richiede. Penso probabilmente a grossi progetti come mega-portali istituzionali, grosse intranet o portali di turismo con budget milionario… ;-)

4 commenti ↓

  • #1 Marco 01/06/2007 01:46

    Grazie Alberto,
    sei prezioso con questi contributi…

  • #2 Roberto Galoppini 03/06/2007 11:53

    Ciao Alberto,

    anche io ho trovato interessante il post sui CMS, ma temo che un approccio del genere sia possibile solo per realtà di grandi dimensioni, capaci di investire significativamente, ovvero interessati a numerose implementazioni/installazioni. In caso contrario temo che per un singolo CMS il gioco non valga la candela, mi sbaglio?

  • #3 Alberto 03/06/2007 15:10

    ciao roberto, ringrazio te e anche marco per i commenti. ho scritto chiaramente che per me si tratta di consigli rivolti soprattutto al mercato enterprise. ma sono pur sempre consigli di cui chiunque può far tesoro, in ogni caso ;-)

  • #4 Roberto Galoppini 03/06/2007 15:37

    Alberto il problema nella valutazione delle soluzioni Open è più generale: qualche hanno fa Cap Gemini tirò fuori un modello di valutazione, noto come Open Source Maturity Model, a cui poco più di un paio di anni fa è seguito il Business Readiness Rating (sponsorizzato da Intel, O’Reilly et al.). Nessuno di questi approcci ha incontrato il favore del pubblico, per il semplice motivo che - soprattutto in europa - le aziende anche di grandi dimensioni spesso non vogliono investire risorse nella selezione delle soluzioni, open, e dal momento che costano tutte uguali capisci bene quale sia il rischio. Sull’argomento ho scritto un post sulla differente prospettive di clienti e fornitori OSS.

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